FORMAZIONE IGIENICO-SANITARIA PER VOLONTARI – SLIDE

PASTORALE GIOVANILE E VOCAZIONALE

In allegato le slide per il corso di formazione igienico-sanitaria per volontari addetti alla manipolazione di alimenti.

Il corso per la modalità in cui è organizzato e rivolto esclusivamente per i volontari della Parrocchia che presteranno servizio durante le iniziative parrocchiali.

NON è VALIDO PER IL LAVORO IN AMBITO SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE.

SCHEDE II STEP – CHE MALE C’E’ | Pastorale Giovanile e Vocazionale

Sono uscite le schede del secondo periodo per i gruppi adolescenti e giovani.

“Metti in circolo il Suo Amore” | Quaresima di Solidarietà 2024

«In verità, vi dico: tutto quel che non avete fatto a uno di questi piccoli, non l’avete fatto a me» (Mt 25,45)

Queste parole di Gesù ci parlano direttamente al cuore, richiamandoci allo stile di vita che Egli stesso ha incarnato.

In questa Quaresima del 2024, siamo chiamati ad interrogarci profondamente su chi siamo e su quale impronta vogliamo lasciare nel mondo che ci circonda. Gesù ci ha insegnato a vivere una vita di amore, compassione e solidarietà. Egli ha mostrato attraverso le Sue azioni che l’amore va al di là delle parole e si manifesta nei gesti concreti di aiuto verso i più deboli e bisognosi. In questo periodo di Quaresima, non dobbiamo concentrarci solo su quello che già facciamo di bene, ma piuttosto sull’analisi sincera di quello che potremmo fare di più.

Riflettiamo sull’importanza di aiutare concretamente le persone che vivono in situazioni di disagio e fragilità, sia in terre lontane colpite dalla guerra, sia nelle nostre comunità.

In questa Quaresima di Solidarietà, desideriamo unire le forze e raccogliere tutte le offerte della diocesi per sostenere due progetti significativi:

A Fès in Marocco, accanto a p. Matteo Revelli

Pasti caldi per i profughi
Pasti caldi per decine di profughi subsahariani offerti dalla parrocchia di St. François
Totale per 6 mesi 15.000 euro
Ente promotore: Centro Missionario Diocesano

Fragili, accompagnati nella dignità del lavoro

Nel Monregalese un progetto per il riscatto sociale dei più vulnerabili attraverso corsi, sostegni e supporti con la Caritas diocesana.
Ente promotore: Ufficio Caritas Diocesano

È il momento di agire, di tradurre la nostra fede in azioni concrete di amore verso il prossimo, seguendo l’esempio di Gesù.
In questo momento di deserto quaresimale, affidiamoci al Signore chiedendo che con l’aiuto del Suo Spirito possiamo divenire capaci di vivere in pienezza il Vangelo traducendo i buoni propositi in azioni concrete di amore e solidarietà verso il prossimo.

Per informazioni:
Diocesi di mondovì – Uffici Pastorali – via Vasco 17 – Mondovì
Tel. 0174.330420 – sitodiocesimondovi@gmail.com

SUSSIDIO QUARESIMA 2024 – “METTI IN CIRCOLO IL SUO AMORE”

UFF. CATECHISTICO

Per il tempo di Quaresima, è stato preparato dagli Uffici Catechistici delle Diocesi della Provincia di Cuneo un sussidio intitolato: “Metti in circolo il Suo Amore”.

Il materiale è formato da:

Entriamo nel tempo di Quaresima. Ci prepariamo a un cammino e, come il popolo ebraico nel deserto, ci disponiamo all’ascolto della Parola e alla conversione del cuore. Dio ci invita a cercare il suo volto: un volto che parla, un volto da incontrare e contemplare in un corpo di uomo, l’uomo Gesù.

«In questo tempo di preparazione [al Giubileo del 2025] mi rallegra pensare che si potrà dedicare l’anno precedente l’evento giubilare, il 2024, a una grande “sinfonia” di preghiera.» Papa Francesco

Accogliendo l’invito di Papa Francesco in vista del Giubileo 2025, teniamo fisso in questo tempo il nostro sguardo sul volto di Gesù attraverso la preghiera: unico mezzo che può dare senso alla nostra vita e rendere bella e vera la nostra fede.

La nostra vita è fatta di tanti “ingranaggi”: quelli della scuola, del lavoro, della famiglia, dello sport, degli amici. Alcuni di questi vanno troppo veloci (quando vogliamo fare le cose in fretta), altri lenti (quando dobbiamo fare ma non ne abbiamo voglia), altri ancora sono proprio fermi (quando abbiamo litigato o ci lasciamo sopraffare dallo scoraggiamento). La preghiera è l’ingranaggio che se messo in mezzo agli altri dà la giusta velocità a tutto e il giusto senso alle relazioni della nostra vita. È lo strumento che permette alle nostre giornate di scorrere serene anche di fronte agli imprevisti.

Di settimana in settimana, attraverso la preghiera, proveremo a fare chiarezza sulla nostra vocazione – “Chi sei?” – per riscoprire la bellezza nell’altro e in ciò che facciamo – “Che bello è?” – per fare della relazione con l‘altro una relazione d’amore e non un commercio – “Non è un mercato!” – per fare esperienza del sentirsi amati così come si è – “Io ti amo!” – e poi abbandonarsi con fiducia a Dio – “Lasciare per fidarsi” –  assumere uno stile capace di portare Gesù alle altre persone – “Sei un asino!” – e coltivare speranza ponendosi il dubbio: sarà vero dire “Tanto non serve a nulla?”. La preghiera, dunque, ci apparirà per ciò che è realmente: non solo “una cosa da fare”, ma relazione d’amore con Dio-Padre, in Cristo, nello Spirito Santo.

CLICCA QUI PER SCARICARE IL MATERIALE

GIORNATA DEL SEMINARIO | 28 gennaio 2024

La vocazione: mistero inafferrabile 

Parlare di vocazione significa parlare di qualcosa di indefinibile, inafferrabile.

Nessuno di noi sa fino in fondo il come, e soprattutto il perché, di certe grandi scelte compiute nella vita. Spesso siamo smossi da una intuizione che ci permette di considerare quella strada come percorribile.

C’è un giorno preciso, un evento, un incontro, un volto, un testimone che sveglia in noi l’interrogativo e che spesso, in maniera sbrigativa, mettiamo da parte, anestetizziamo. Sorgono ambiguità, dubbi, tentazioni, paure.

C’è poi una storia, la nostra storia personale, dove quell’interrogativo, quella domanda sospesa ci accompagna ed esige una nostra risposta, la nostra decisione, il nostro sì, il nostro eccomi. Questo interrogativo, opera dell’Autore della vita, ci turba, ci angoscia, non ci fa dormire la notte perché ci costringe a misurarci con l’indeterminatezza, con l’incertezza della vita e del futuro. Un futuro che certamente ci spaventa. Eppure basta aver vissuto un po’ di anni per percepire e sapere che raramente la vita si può controllare, determinare, programmare.

Gesù Cristo nel suo Vangelo afferma che “chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà”. 

La vita si riceve, ci sorprende ed è rimessa in gioco dagli eventi e dagli incontri che accadono e che il più delle volte non siamo noi a pianificare o a programmare. Forse proprio in questo sta il bello della vita, della vocazione che in essa si apre e che ci interpella su cosa vogliamo dire, fare e soprattutto su chi vogliamo essere e a Chi vogliamo rispondere.

Ecco perché è così importante riflettere e prendere sul serio il tema della vocazione perché in esso ne va della nostra vita e del nostro futuro. Ecco perché possiamo e forse dobbiamo anche ringraziare il Seminario Interdiocesano che con la ricorrenza della Giornata del Seminario ci costringe e ci permette di ragionare su tale questione. 

Federico Boetti