Stemma di S.E. Mons. Egidio Miragoli Vescovo di Mondovì.

Lo stemma basato sulle regole e i simboli dell’araldica, è un linguaggio per comunicare attraverso immagini e segni, identità o messaggi ideali. Così ogni nuovo vescovo, nel solco di una radicata tradizione iconografica e simbolica della Chiesa, deve provvedere anche alla creazione di un proprio stemma episcopale che oggi si può intendere sia mezzo visivo a cui affidare un proprio messaggio ideale per esprimere aspetti della propria vocazione religiosa e ministero, e, nel contempo, il necessario suggello di atti amministrativi o documenti pastorali che la carica vescovile richiede.

Nel caso dello stemma del nuovo Vescovo di Mondovì, monsignor Egidio Miragoli si sono scelti i due momenti di un percorso di una vocazione religiosa personale, simboli che vogliono unire idealmente Lodi e Mondovì. I più radicati segni della Chiesa di Lodi collegati al suo Patrono sono il punto di partenza dell’insegna; il cervo a cui è sovente accompagnato il Santo è adagiato e sostiene il pastorale di San Bassiano, così come la copia medievale facente parte di una sua statua custodita in cattedrale. San Bassiano è anche il Patrono della parrocchia di Gradella, parrocchia di origine del presule. Il riferimento a San Bassiano simboleggia dunque la base di fede ed esperienza da cui il nuovo Vescovo parte. 

I simboli sulla destra dell’insegna sono emblemi della profonda devozione mariana e di un percorso che prosegue; la stella è infatti uno dei più noti attributi simbolici della Vergine, invocata anche come Stella maris, qui colorata nell’oro araldico, il più prezioso dei metalli. La devozione mariana esprime un percorso di devozione che dal Santuario di Caravaggio santuario lombardo caro fin da bambino a monsignor Miragoli, porta idealmente oggi a quello della Madonna di Vicoforte, qui nota come Regina Montis Regalis, luogo di grande devozione della nuova diocesi di Mondovì. Da qui la corona sopra la stella; in ossequio a questa definizione la stella è dunque coronata così come Maria è voluta anche Regina. Il campo azzurro dello stemma, colore per eccellenza del manto della Vergine, esprime ancora la particolare devozione del Vescovo.

Lo stemma è completato da un motto personale che il Vescovo sceglie come sorta di linea guida del proprio ministero e che monsignor Miragoli ha voluto come In Eo qui me confortat (in Colui che mi dà forza) esso rimanda immediatamente a S. Francesca Cabrini patrona della parrocchia di cui è stato parroco sino ad oggi. Il motto è inoltre ripreso dalla lettera di San Paolo ai filippesi (Fil. 4, 13) evocando quindi anche l’Apostolo delle Genti. 

Lo scudo infine è distinto dai consueti attributi delle insegne episcopali, il cappello ecclesiastico, il galero verde con cordoni e dodici fiocchi posti sei per lato e la croce astile vescovile.

La composizione araldica dell’insegna e il suo disegno artistico si deve all’araldista Marco Foppoli e che ha redatto la consueta blasonatura, la descrizione tecnica dello stemma, che si riporta qui di seguito. Stemma di monsignor Egidio Miragoli Vescovo di Mondovì: d’azzurro al cervo coricato d’argento, con il capo rivolto, attraversato dal pastorale di San Bassiano d’oro posto in palo; il tutto sinistrato da una stella d’oro di otto punte coronata da una corona d’oro a tre fioroni visibili. Motto: “In Eo qui me confortat”. Lo scudo è accollato ad una croce astile d’oro e timbrato dal galero episcopale verde con 12 fiocchi posti 6 per lato.