Intervista al Vescovo su L’Unione Monregalese

Lei ha già espresso il suo pensiero in merito a quanto successo. Cosa potrebbe aggiungere ancora?
Questa triste vicenda evidenzia ancora una volta di più i misteri dell’animo umano e la verità di quella che fu definita “la banalità del male”. Come già ho avuto modo di dire, nel cuore dell’uomo, sovente, c’è un vuoto abissale, una meschinità che arriva fino a strumentalizzare anche aspetti tragici della vita delle persone. Da qui l’urgenza di un impegno educativo forte, che non sia solo trasmissione di notizie o informazioni, ma educazione delle coscienze.

Cosa dice della reazione della città e del territorio?
Gesù, nel Vangelo, ebbe a dire: “E’ necessario che avvengano gli scandali”. Alcuni scandali, nel senso ampio del termine, permettono paradossalmente alla società dormiente o indifferente, dei sussulti di coscienza. Certo, questa vicenda ha ingiustamente gettato un’ombra cupa sulla città. Tuttavia nello specifico: questa vicenda ha permesso alla città di cogliere il senso vero e l’attualità della “giornata della memoria”, l’importanza di non dimenticare le atrocità del passato, le sofferenze di tante persone, causate da ideologie perverse. Dobbiamo vigilare ogni giorno perchè il male, di qualunque forma o origine, non abbia corso. La “giornata della memoria” è un forte richiamo.